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Strumenti Musicali dell'India

Gotu Vadyam

Il Goṭu Vādyama, una forma modificata e sviluppata della Ektantri Vīṇā, è apparso sullo scenario del sistema musicale carnatico circa 150 anni fa.

Srinivas Rao, assieme al figlio Sakha Rama Rao, modellò uno strumento che imitava più o meno la forma della Tanjauri Vīṇā, ma senza tasti. Aveva quattro corde principali e tre corde laterali per il bordone ed i cikārī. Poiché la slide veniva prodotto con l'aiuto di un piccolo blocco di legno chiamato goṭu, Sakha Rama Rao gli diede il nome di goṭuvādyama.

Sakha Rama Rao ha formato molti studenti e tra questi Narayana Iyengar, esecutore di altissimo livello che ha dedicato la sua vita a rendere popolare il goṭuvādyama e sperimentando incessantemente per migliorare la tonalità dello strumento, negli anni ha aggiunto tre corde alle quattro corde esistenti, dodici corde simpatiche al di sotto delle corde principali, portando così il numero totale di corde a ventidue. Un’altra innovazione apportata da Narayana Iyengar fu quella di inserire un filo di cotone, detto jiva, sotto ciascuna delle corde simpatiche, dando un “effetto Tampurā ” alle corde di risonanza.

N. Ravi Kiran, nipote di Narayana Iyengar, ha sperimentato con amplificazione, microfoni ed effetti per impostare degli standard di qualità del suono sia in studio che dal vivo. N. Ravi Kiran utilizzi microfoni a contatto e pickup magnetici, usando una combinazione bilanciata di almeno due microfoni, uno a contatto sul piano armonico e l'altro all'interno dello strumento.

Su questo strumento vengono proposti sia repertori degli stili vocali (gāyakī) come anche repertori strumentali (tantrakari).

 

Tra i suonatori principali di goṭuvādyama dobbiamo menzionare sicuramente:

  • Budalur Krishnamurthy Shastrigal

  • Mannargudi Savithri Ammal

  • M.V. Varahaswami

  • Gayatri Kassabaum

  • Allam Koreshwara Rao

Lo strumento è fatto da un unico ceppo di legno, spesso in jackwood, teak o ebano. È lungo circa un metro e venti centimetri e largo 12 centimetri con la cassa di risonanza principale, chiamata kudam, che viene scavata assieme al manico nel blocco di legno principale, mentre il secondo risonatore è fatto da una zucca fissata all’altezza della paletta. Ha due ponti, uno per le corde principali e l’altro per le corde simpatetiche ed è interessante notare come questo sia l'unico strumento della musica carnatica che monta corde simpatiche.

Ancora oggi vengono costruiti goṭuvādyama ottenuti da legni pregiati intagliati con inserti in argento e nel suo libro dedicato agli strumenti musicali dell’India, Suneera Kasliwal* indica la città di Thanjavur, nel Tamil Nadu, come il luogo che ospita le migliori maestranze di liuteria per questo strumento.

*Suneera Kasliwal, Classical Musical Instruments, Rupa, New Delhi 2001

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