Strumenti Musicali dell'India
Kanjira
I tamburi a cornice sono molto popolari in India e la semplicita’di fabricazione di questi strumenti ne ha agevolato la diffusione, si tratta in fatti una sottile listella di ferro o di legno piegata in froma circolare con le due estremita’ congiunte alla quale viene appliacata una membrana che puo’ essere percossa sia con le mani aperte, che con le dita ed in alcuni casi con delle bacchette.
Il diametro puo’ variare da meno di 8 cm sino ad un metro e solitamente con esso cambia la nomenclatura. Solitamente vengono utilizzati per accompagnare le danze popolari o i vari generi di musica leggera, tribale e devozionale. Tra questi bisogna menzionare il chang, il dayra, il ghera, il duff, il tammatte e l’halgi che avendi diametri che oscillano tra i 40 ed i 60 cm circa, rientrano nelle dimensioni di fascia media.
La classe inferiore ha un diametro che varia tra i 20 ed i 40 cm e a volte sono caratterizzati dalla presenze di anelli o piattini in ottone. Tra questi bisogna menzionare il dafli detto anche khanjari, presente in buona parte del paese. Vengono sempre suonati utilizzando i palmi e le dita.
Il khanjeera detta anche ganjeera ha assunto un ruolo centrale come percussione d’accompagnamento nella musica classica del sistema carnatico. Tradizionalmente la pelle di iguana viene applicata come membrana, ma in questi ultimi anni si stanno preferendo soluzioni alternative con materiali sintetici.
La particolarita’ di questa percussione sta nel fatto che si puo’ modulare l’altezza del suono prodotto premendo con le dita sulla membrana, tanto da dare l’effetto di una rullata sui vari tom di una batteria e vengono riprodotti buona parte dei pattern ritmici e della mnemonica delle altre percussioni del sistema carnatico.
Tra i vari artisti di questo strumento bisogna menzionare V. Nagarajan, Hari Shankar, Shyamasundar, Selva Ganesh (figlio di Vikku Vinayakram) e Sedu Raman (allievo di Mayavaram Somu).
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