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Meditazione e Suono

Un chiarimento...

Le pratiche spirituali hanno bisogno di una Guida che possa indirizzare al meglio lo studente. Tutto il materiale qui presente ha solo valore divulgativo, pertanto si sconsiglia di prendere alla leggera le seguenti pratiche ma si consiglia di discuterne piu’ approfonditamente con il proprio Maestro.

 

Il termine sanscrito “nada” significa suono, ma lo si puo’ interpretare anche come “flusso di coscienza”. Nada e’ la sorgente vibratoria dell’intero universo, il divino e onnipresente suono creativo. Il suono e’ al centro di molte pratiche spirituali, dottrine e religioni. Anusandhana significa ricerca o scoperta. NadaAnusandhana e’ la via da prendere se si vuole utilizzare il suono come strumento di ricerca spirituale.

 Ovunque vi sia la presenza di un energia vi e’ vita, movimento,  vibrazione e naturalmente c’e’ il suono.  

Meditazione sul “Silenzio”

Un indovinello che ha sempre affascinato fa più o meno così:

“Cosa e’ quella cosa che sparisce quando la si nomina?”

Affermare l’esistenza del silenzio e’ paradossale, tanto quanto e’ paradossale definire il Divino.

 

Il silenzio della meditazione

Un primo e semplice esercizio di Nada Yoga e’ una meditazione silenziosa. Il punto di concentrazione e’  il suono interiore, un sottile fruscio, come di una frequenza radio. Una volta captata questa vibrazione la si potrà avvertire ogni qualvolta lo si desideri.

Cosa fare con il suono interno.

Immagina di abbassare la frequenza di questo suono. Immagina di poter allargare le onde che si propagano da questo suono e incomincia a sentirne la tonalita’ che cambia. Piu’ il suono diventa grave piu’ il nostro corpo e la nostra mente si ritrovano in uno stato di rilassamento. Questo ci consentira’ di fare esperienza della capacita’ creativa della nostra vibrazione.

 

Come applicarlo alla vita di tutti i giorni.

Ogni volta che ci si sente stanchi, stressati o nervosi , cerchiamo di prestare attenzione a questo fruscio interno. Ci si renderà conto che spesso, in condizioni di squilibrio, questa frequenza assumerà tonalità acute. Una volta che si prende familiarità con l’esercizio sopra descritto lo si potrà utilizzare a proprio favore.

I musicisti dovrebbero cercare la sorgente delle proprie ispirazioni e della propria creatività in questa vibrazione interna, la quale attraverso la meditazione, il rilassamento e la respirazione, diverra’ sempre piu’ ricettiva.

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