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Strumenti Musicali dell'India

Nagaswaram

Nagaswaram e’ un aereofono ad ancia doppia che appartiene alla tradizione musicale carnatica. Il nome e la descrizione organologica non appaiono in buona parte dei testi classici tranne che nel Sangit Parijat di Ahobal del 1650 d.C., in alcuni testi della letteratura Kannada dell’undicesimo secolo e in alcuni testi tamil del primo millennio d.C.

Lo stesso strumento viene viene inidicato come nadaswaram, ma la nomenclatura Nagaswaram ne’ indica la relazione e l’affinita’ con le communita’ degli incantatori di serpenti. Probabilmente vi furono delle versioni con corpo doppio dove una parte era dedicata alla melodia e l’altra al bordone. Un altro strumento simile utilizzato negli ambienti militari e’ il kahala o kaheli, che viene descritto con un corpo di circa due metri e a che venivano considerato di buon auspicio proprio come il Nagaswaram. Secondo alcuni la combinazione dell’aereofono utilizzato dagli incantatori di serpenti con quello utilizzato negli ambienti militari ha portato alla realizzazione di un oboe deidcato esclusivamente alla musica alta.

 

Lo strumento

Le tecniche di produzione sonora e la struttura  sono identiche allo shennay, le differenze sono per lo piu’ legate alle dimensioni ed ad alcuni piccoli dettagli. L’ancia doppia e fissata su un supporto di metallo il quale va ad inserirsi sul corpo in legno. Esistono due tipologie del Nagaswaram, una piu’ lunga detta bari e una piu corta, simile allo shennay, detta timiri.  Il legno utilizzato e’ detto Achameram, di colore molto scuro e a volte viene interamente decorato con oro e argento. Sul corpo vengono incisi sette fori principali e cinque ausiliari detti brahmswaram e vengono utilizzati per esprimere le gamme microtonali. Come nel caso dello shennay, questo strumento viene sempre accompagnato da uno simile che tiene il bordone continuo attraverso la respirazione circolare. Il movimento delicato delle dita sui vari fori riesce a creare una vasta gamma timbrica necessaria a riprodurre le varie tecniche vocali e strumentali della musica classica indiana. Il Tavil e’ la percussione che solitamente accompagna questo strumento. Proprio come lo shennay questo strumento e’ legato alle cerimonie religiose ed e’ considerato come uno strumento di buon auspicio.

Gli artisti che lo rappresentano

Da qualche decennio artisiti come T.N. Rajaratnam Pillai e Karukurichi Arunachalam sono riusciti ad introdurre questo strumento negli ambienti della musica classica del sistema meridionale. Anche se questo strumento e’ strettamente legato all’induismo esistono molti mussulamani dell’Andra Pradesh e del Tamil Nadu che si sono distinti attraverso questo strumento tra cui Madurai Madugani Sahib, Peer Sahib e Mastan Sahib.

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