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Pada Bidari

Pada Bidārī si riferisce ad una divisione in frasi melodiche. In particolare si definisce questo caso quando la nota finale è una delle seguenti:

Aṁśa Svara, la nota Vādī o la sua Saṁvādī, sia la quarta che la quinta della Aṁśa Svara  o Anuvādī, la terza o la sesta maggiore, ma anche la Nyāsa Svara o nota finale. Si precisa che la  Nyāsa Svara in alcuni casi è una delle note sopra elencate.

 

Quando viene quindi fatta una divisione, la nota finale prende il nome di Apanyāsa Svara; è da sottolineare il fatto che anche la Apanyāsa Svara potrà risultare coincidente con la Aṁśa Svara o la sua Saṁvādī, o la sua Anuvādī. La Nyāsa Svara potrà allo stesso modo risultare come Aṁśa, Saṁvādī o Anuvādī Svara.

 

Qualunque nota, che non sia la Vivādī o dissonante della Aṁśa Svara può completare una divisione, diventando in quel particolare caso una Sanyāsa Svara.

 

Quando la frase viene suddivisa in ulteriori frazioni minori, la nota finale, non essendo la Vivādī rispetto la Aṁśa Svara, verrà chiamata Vinyāsa Svara. Ad esempio:

Nei fraseggi del Rāga Yaman la Aṁśa Svara o Vādī Svara è Ga, mentre la nota finale o Nyāsa Svara , prendendo un esempio abbastanza reale, sarà Sa; quindi avremo:

 

a)  Pada Bidārī con l'utilizzo di Aṁśa Svara                                       ṆRG

b)  Pada Bidārī con l'utilizzo della Saṁvādī di Aṁśa Svara                mDN

c)  Pada Bidārī con l'utilizzo della Anuvādī di Aṁśa Svara                  mGP

d)  Pada Bidārī con l'utilizzo della Nyāsa Svara di Yaman                  ṆRS

 

Nel primo caso l'Aṁśa Svara  diventa Apanyāsa Svara, nel secondo caso la  Saṁvādī di Aṁśa Svara diventa Apanyāsa Svara, nel terzo caso diventa  Anuvādī e nel quarto la  Nyāsa Svara diventa  Apanyāsa.

L'esempio per la  Sanyāsa Svara verrà esposto in seguito. La nota, nel caso in cui non sia la Vivādī o dissonante della Aṁśa Svara, ad esempio Ga in Yaman, viene definita Sanyāsa Svara se capita come nota finale. Nella scala maggiore diatonica Dha non è Vivādī o dissonante rispetto a Ga, così Dha potrà essere utilizzata come nota finale, quindi:

 

(e) Pada Bidārī con l'utilizzo di una nota che non sia Vivādī o dissonante della Aṁśa Svara- mND. È da segnalare che in questo caso particolare la Saṁvādī Svara rispetto a Ga (Vivādī in Yaman) sono sia Ni che Dha, ma essendo Ni considerata dai più Saṁvādī Svara di Yaman, si esclude che lo sia anche Dha.

Una nota che non risulti Vivādī o dissonante della Aṁśa Svara, potrebbe risultare come nota finale di piccole divisioni di un fraseggio o Pada. Questo vale quanto si prendono in considerazione fraseggi si almeno sei note, visto che sarebbe insensato suddividere un fraseggio di tre note.

 

(f)Suddivisioni di Pada Bidārī con l'utilizzo di una nota che non sia Vivādī o dissonante della Aṁśa Svara:

si prende ad esempio un fraseggio come mNDmDP che suddiviso in due fraseggi diventa mND e mDP. In questo caso sia Dha che Pa sono Vinyāsa Svara.

Da qui si conclude che:

(A) La musica vocale o strumentale si conclude su una Nyāsa Svara.

(B)  Pada Bidārī si conclude in una  Apanyāsa Svara.

(C)  Una nota che non sia  Vivādī o dissonante della Aṁśa Svara o che non sia essa stessa Apanyāsa Svara, può essere una nota conclusiva e prenderà il nome di Sanyāsa Svara.

(D) La Vinyāsa Svara conclude una sub-divisione di un fraseggio o Pada.

Vedi Bidārī.

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