Il Rasa
La teoria estetica Dhvani-Rasa sostiene che la stimolazione di un sentimento estetico ben definito attraverso un "oggetto" letterario, pittorico o musicale, avviene per via indiretta. Per fare un esempio, nella poesia, per esprimere l'amore, si eviterebbe di dire "oh, amore mio quanto mi manchi" preferendo "ho alzato gli occhi al cielo, c'era la luna, ma non c'eri tu". Per quanto riguarda il Rasa, si potrebbe parlare quasi di sinestesia, ovvero l'associazione espressiva tra due parole pertinenti a due diverse sfere sensoriali, come ad esempio "la dolcezza di un suono". Infatti questo termine viene tradotto più che con la parola "sentimento", con termini come "sapore", "profumo" ed "essenza", come se il profumo dell'albeggiare si trovasse incastonato tra le note di Raag Bhairaw, Raag Lalit o Raag Bathiyar. Dal punto di vista accademico queste considerazioni vengono chiamate appunto "teorie", dato che rifiutano totalmente tutto ciò che non venga dimostrato scientificamente, ritenendo completamente aleatoria sia la collocazione temporale dei Raga che il legame che ognuno di questi ha con un determinato Rasa. Dal punto di vista tradizionale, lo studente dev'essere in grado di assimilare dal Maestro la capacità di sentire e trasmettere queste "essenze estetiche", cercando di elevare i propri sentimenti mondani, o profani, ad una sfera più alta, divina per l'appunto. Di fatto "l'amore" deve avere il dominio della manifestazione come riferimento basilare, un pò come succedeva per Dante e i Fedeli d'Amore, servendosi di questo strumento per accedere a piani di coscienza superiori. In generale penso che siano "teorie" per i musicologi e "realtà" per i musicisti e per gli ascoltatori appassionati detti rasika.
Il significato di questo termine secondo il Saṁgītaratnākara si ritrova in quel mutamento emozionale sia fisico che mentale causato dalla percezione di una cosa o di una qualità. Ammettendo che esistono delle opinioni divergenti sul numero effettivo di Rasa, nell'opinione generale ne vengono riconosciuti nove varietà:
1.Ādi o Ṥṛṁgāra Rasa- l'emozione primordiale derivante dall'amore o dall'istinto sessuale
2.Hāsya Rasa-l'emozione derivante dal riso
3.Karuṇa Rasa- l'emozione melanconica
4.Raudra Rasa- l'emozione derivante dalla collera o dalla rabbia
5.Vīra Rasa- l'emozione derivante dal coraggio
6.Bhayānaka Rasa- l'emozione derivante dalla paura
7.Vībhatsa Rasa- l'emozione derivante dal disgusto o dall'avversione
8.Adbhuta Rasa- l'emozione derivante dalla meraviglia
9.Ṥānta Rasa- l'emozione derivante dalla ricerca della verità ultima
Coloro che ammettono l'esistenza di solo otto Rasa, considerano Ṥānta Rasa come la cessazione di ogni emozione che è lo stato neutrale e naturale della mente, coloro che invece riconoscono l'esistenza di dieci Rasa considerano anche il Vātsalya Rasa ovvero l'amore verso i genitori. Altri ancora aggiungono i tre Rasa Bhakti o amore devozionale, Sneha o affezione e Laulya o l'avidità.
I nove Rasa principali
Rasa: Ādi o Ṥṛṁgāra
Sthāyī Bhāva: Amore
Sañcārī Bhāva: Curiosità, riflessione, spossatezza, fatica
Anubhāva: Guardare con la coda dell'occhio, ondeggiare delle braccia, morsicarsi il labbro superiore
Vibhāva: Primavera, fiori, giardini, canzoni e danze, essenza di sandalo, guardare una figura
Rasa: Hāsya
Sthāyī Bhāva: Riso
Sañcārī Bhāva:
Anubhāva: Tremolio degli occhi, delle guance e delle labbra, ammiccare
Vibhāva: Spudoratezza, imitare altri, avversione verso qualcosa, parole indiscrete, disonestà
Rasa: Karuṇa
Sthāyī Bhāva: Afflizione
Sañcārī Bhāva: Spossatezza, fatica, terrore, meraviglia, disertare, raucedine, ansietà, curiosità, pazzia
Anubhāva:Versamento di lacrime, sentimento d'angoscia, stordimento, sospiro, scoppio di rabbia, pallidezza, battere al cuore o alla testa, sciupare il corpo
Vibhāva: Perdita della moglie, di un figlio o di un amico, pericolo, esilio, danno, offesa, torto.
Rasa: Raudra
Sthāyī Bhāva: Collera, rabbia
Sañcārī Bhāva: Ansietà, vigore, violenza, agilità, avere un diavolo per capello
Anubhāva:Corrugare le sopracciglia, occhi rossi, morsicarsi le labbra, tensione nelle mascelle, stringere i palmi, inseguire il nemico, colpire, battere con le braccia, sanguinare
Vibhāva: Creature feroce, bugie, rabbia, inseguimento illecito delle mogli di altri, il calunniare i costumi o l'educazione
Rasa: Vīra
Sthāyī Bhāva: Coraggio
Sañcārī Bhāva: Avere un diavolo per capello, ansietà, violenza
Anubhāva:Carità, sacrificio, parlare in termini profondi e riflessivi
Vibhāva: Etica, modestia, gloria, abilità nell'intraprendere una guerra
Rasa: Bhayānaka
Sthāyī Bhāva: Paura
Sañcārī Bhāva: Ansietà, stanchezza, paura, meraviglia, terrore, morte, debolezza, disgrazia
Anubhāva:Tremito o rigidità nelle mani, negli occhi e nei piedi, secchezza delle fauci, timore
Vibhāva: Vedere animali o persone spaventose, udire suoni terribili, avere notizia della morte di una persona cara
Rasa: Vībhatsa
Sthāyī Bhāva: Disgusto, avversione
Sañcārī Bhāva: Meraviglia, ansietà, disgrazia, malattia, morte
Anubhāva:Tremito del corpo, battere le labbra, le mascelle, esitazione nel camminare
Vibhāva: Fatti non accettabili, atti proibiti, fatti causanti l'ansia
Rasa: Adbhuta
Sthāyī Bhāva: Meraviglia
Sañcārī Bhāva: Stupefazione, sudare, ansietà, riverenza
Anubhāva:Occhi sgranati, sguardo fisso, tremito,elogio, baccano gioioso, voce strozzata dall'intensità del sentimento, piacere
Vibhāva: Ottenere un oggetto raro, visione di viaggiatori dello spazio, visione di navi del cielo, essere testimoni di una prodezza magica o palazzi ultraterreni
Rasa: Ṥānta
Sthāyī Bhāva: Indifferenza dovuta alla massima saggezza
Sañcārī Bhāva: Pazzia causata dal piacere estremo, godimento attraverso la verità ultima, facoltà ritentiva della mente
Anubhāva:Conversazioni riguardo l'alta conoscenza, puntare lo sguardo sulla punta del naso, riflettere sulle implicazioni dei testi sacri che riguardano la liberazione dell'anima, iniziazione verso la conoscenza della spirito divino
Vibhāva: Avversione verso il mondo materiale, trovare problemi nelle cose mondane, coltivare la compagnia dei saggi, discutere di questioni spirituali, pellegrinaggi
"Di fronte al Cielo, come in ginocchio di fronte ad un'amante quando è assente."