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Sāraṇā

Questo termine significa 'muovere'.

Il Saṁgītaratnākara descrive un metodo ingegnoso per dimostrare l'esistenza degli Ṥrutī, la distanza che esiste tra loro ed il numero di sruti che ogni nota contiene ed il numero totale di sruti all'interno di un ottava.

Avendo di fronte due cordofoni o Vīṇā, entrambi con ventidue corde intonate su ognuno dei ventidue Ṥrutī, bisognerà indicare su entrambi gli strumenti la corrispondenza tra le corde e le note della scala.

Così avremmo:

- sulle due corde n°4 due 'Sa'(do),

- sulle corde n°7 i due 'Re'(re),

- sulle corde n°9 i due 'ga' (mi bemolle),

- sulle corde n°13 i due 'Ma'(fa),

- sulle corde n°17 i due 'Pa'(sol),

- sulle corde n°20 i due 'Dha'(la) 

- sulle corde n°22 i due 'ni'(si bemolle).

Una volta accordati i due strumenti e segnalate le note di riferimento, una delle due Vina dovrà rimanere lo strumento 'inalterabile' e verrà detto Dhruva Vīṇā , l'altro diventerà 'alterabile' e verrà detto Cala Vīṇā.

Ora nello strumento preso come 'alterabile' ogni corda dovrà essere abbassata di tonalità al fine di far coincidere l'intonazione di ogni corda della Cala Vīṇā, ad esempio la n°2, con l'intonazione della corda precedente dello strumento 'inalterabile', ad esempio con la corda n°1 della Dhruva Vīṇā.

Il procedimento si ripete ancora una volta dove nello strumento preso come 'alterabile' ogni corda dovrà essere ancora una volta abbassata di tonalità al fine di far coincidere l'intonazione di ogni corda della Cala Vīṇā, ad esempio la n°3, con l'intonazione di due corda precedenti dello strumento 'inalterabile', ad esempio con la corda n°1 della Dhruva Vīṇā.

In questa fase le note che possedevano solo due Ṥrutī, come ad esempio le note 'ga' (mi bemolle) e 'ni'(si bemolle), andranno a corrispondere con le note a loro precedenti in questo caso 'ga' corrisponderà a 'Re' e 'ni' corrisponderà a 'Dha'.

Ripetendo ancora una l'azione di abbassare la tonalità delle corde della Cala Vīṇā, si otterrà che 'Re' e 'Dha' del cordofono 'alterabile', con tre Ṥrutī ciascuna, corrisponderanno con il 'Sa' ed il 'Pa' dello strumento 'inalterabile'.

Abbassando per una quarta volta la tonalità delle corde della Cala Vīṇā, si otterrà che 'Sa', 'Ma' e 'Pa', avendo quattro Ṥrutī ciascuna, corrisponderanno rispettivamente con il 'ni' del registro grave, non presente nella  Dhruva Vīṇā, con il 'ga' e il 'Ma' dello strumento 'inalterabile'.

Ora che sono state trovate tutte e sette le note, bisogna sottolineare che le ventidue corde rappresentano i 22 microtoni o unità di frequenza e che esistono tre tipologie di note:

- quelle composte da solo due Ṥrutī, vale a dire 'ga' (mi bemolle) e 'ni'(si bemolle),

- le note con tre Ṥrutī, 'Re' e 'Dha' 

- le note con quattro Ṥrutī ciascuna 'Sa', 'Ma' e 'Pa'.

Nella prima fase o Sāraṇā, non vi sono corrispondenze, mentre nella seconda fase 'ga' (mi bemolle) e 'ni'(si bemolle), andranno a corrispondere a 'Re' e ' 'Dha', nella terza fase 'Re' e 'Dha' del cordofono 'alterabile',  corrisponderanno con il 'Sa' ed il 'Pa' dello strumento 'inalterabile', infine nella quarta fase 'Sa', 'Ma' e 'Pa',  corrisponderanno rispettivamente con il 'ni' del registro grave, con il 'ga' e il 'Ma' dello strumento 'inalterabile'.

Tutto ciò dovrebbe essere esaustivo per la dimostrazione che gli intervalli microtonali si presentano come unità di frequenza identiche tra loro.

Se così non fosse non esisterebbero le corrispondenze percepibili con tanta precisione.

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