Strumenti Musicali dell'India
Shanai
Con i termini Shanai, Shahanay o Shennay viene identificata la zurna un aereofono in legno tipico della cultura musicale persiana. In Iran si possono ancora trovare vari stili di fabbricazione di questo strumento che variano sia per le dimensioni che per la qualita’ di legno utilizzata. Anche se la parola Shennay e’ di origine persiana, in India gli strumenti ad ancia sono sempre esistiti e nella letteratura Vedica viene fatta menzione di uno strumento simile chiamato nadi o nali. Da sempre questo strumento e’ legato alle occasioni di festivita’ e viene considerato di buon auspicio, di fatto spesso lo si puo’ vedere durante le processioni, nei matrimoni e occasioni simili.
Vari nomi, uno strumento
Nel testo di Sarnagadeva vengono menzionati il madhukari, il mahuvaru ed il mohori, flauti dritti ad ancia che successivamente prenderanno il nome di sunadi. In alcune zone esiste tutt’oggi il mohori, molto simile allo shennay, nel sud dell’India sono presenti il mukhveena ed il nagaswaram, lo shanai del Bihar, il tute e il surnai nel Kashmir, tota e sanaidel Rajasthan, il pipari ed il sundari del Maharastra, il mohuri dell Odissa, il mori del Karnataka e cosi via. Come spesso accade ci si divide tra coloro che ritengono questo strumento autoctono e tra coloro che lo ritengono di ovvia derivazione persiana. A prescindere anche nei paesi di cultura persiana l'utilizzo di questo strumento e’ legato ad occasioni di festivita’, matrimoni etc. Lo Shennay e’ di forma cilindrica e termina con una campana di metallo o di legno.
Ustad Bismillah Khan
Tradizionalmente tutti coloro che si avvicinano a questo strumento si sottopongono parallelamente allo studio del canto il che giustifica la fama del gayaki ang rappresentata dallo Shennay. Ustad Bismillah Khan di Benares rimane il rappresentante piu’ significativo di questo strumento, ma vanno menzionati anche Shamshuddin Khan, Nanadlal, Ananatlal, Khadim Ali, Ali Baksh, Ramashankar, Ahmed Ali, Ghasita Khan, Ramesh Khadelkar, Sharda Prasad e tra i piu’ contemporanei Dayashankar, Jagannath e Sailesh Bhagwat.
Cenni organologici
Per l’esattezza lo Shennay va definito come aerefono a doppia ancia della famiglia degli oboe. La doppia ancia viene ottenuta dalle foglie di palma o di canna e viene fissata su un punto metallico che va poi ad inserirsi sull’imboccatura superiore del corpo. Sul legno vengono incisi sette fori, tappando i quali si ottengono le diverse note della scala. Il legno piu’ indicato per la costruzione di questo strumento e’ il tek (Tectona grandis) proveniente dal Burma. Sulla parte finale viene posta una campana di metallo.
La tonalita’ piu’comune per lo Shennay e’ tra il Do# e il Re e la sua estensione varia dalle capacita’ dei musicisti ma di base e’ limitata ad un ottava e ¾ anche se un musicista professionista supera di gran lunga le due ottave. Il tocco morbido delle dita, la pressione delle labbra il movimento percussivo della lingua e naturalmente il controllo del respiro determinano la qualita’ musicale dei vari esponenti e Ustad Bismillah Khan ha dimostrato che questo strumento e’ all’altezza di tutte le possibilita’ ritmico-melodiche della musica classica indiana.
Shafi Ahamed di Varanasi e Durgadas Takur di Nasik (Maharashtra) sono considerati ad oggi tra i migliori costruttori di Shennay.
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