Strumenti Musicali dell'India
Swarmandala
Il Svaramaṇḍala, detto anche Suramañjarī o Suramaṇḍala è un cordofono utilizzato dai cantanti per l’accompagnamento. Kallinatha (circa 1430) nel suo commentario al Saṅgīta Ratnākara di Śārṅgadeva fa coincidere la matakokilavīṇā del tempo di Bharata Muni al Svaramaṇḍala, ma tuttavia attraverso i dettagli incompleti forniti dai testi antichi non è possibile stabilire esattamente quali fossero la struttura e le dimensioni dello strumento.
Il moderno Svaramaṇḍala è quindi una cetra a forma trapezoidale con le corde distese parallelamente al piano armonico che vengono accordate sulla scala del Rāga riferimento. Un po' come nel caso del Sanṭūr, le corde vengono fissate da una parte su una cordiera in metallo per poi essere inserite su dei pioli perforati, che posso essere tirati o allentati con una chiavetta. In alcuni Svaramaṇḍala vengono aggiunte inoltre delle perline che hanno una funzione simile ai tiracantini del violino. La lunghezza totale della Svaramaṇḍala varia da circa quarantacinque sino a sessanta centimetri, la larghezza può oscillare dai trenta ai quarantacinque centimetri e la profondità della cassa armonica va dagli otto ai dieci centimetri.
Bishandas Sharma della bottega di Rikhi Ram & Sons a New Delhi, ha modificato lo strumento, aggiungendo quattro corde, disposte in modo tale da poter suonare contemporaneamente sia lo Svaramaṇḍala che la Tampurā, chiamandolo swārsaṇgama.
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